E LA FESTA CONTINUA!

Nella multietnica Marsiglia, dove gli edifici crollano e le scuole sono occupate, dove la politica latita l’anziana Rosa è ancora piena d’energia e di voglia di vivere e fare del bene: impegnata politicamente con la sinistra, non ha ancora deciso se candidarsi con gruppi che non riescono a mettersi d’accordo. Buona madre e piena d’impegni, con un fratello e due figli molto legati alla piccola comunità armena della città, in un periodo storico in cui gli armeni nella loro patria sono sotto attacco. Suo figlio Sarkis gestore di un bar, è fidanzato con Alice, infermiera e militante sociale, che vuole sposare e dalla quale avere un figlio, non conoscendo ancora il suo doloroso segreto. In città arriva il padre vedovo della ragazza per il matrimonio, Henri, e Rosa lo incontra e comincia a frequentarlo. Inaspettatamente, tra i due sembra nascere una simpatia e un affetto, nonostante entrambi siano avanti con gli anni e abbiano perso la speranza di trovare di nuovo l’amore. Mentre l’altro figlio, felicemente sposato, di Rosa è indeciso se partire o meno per l’Armenia per sostenere il suo popolo, continuano le iniziative sociali del piccolo nucleo famigliare dell’anziana in vista della campagna elettorale e per non far dimenticare le vittime del crollo dell’edifico vicino a dove vivono. Riusciranno Henri e Rosa a coronare il loro tardivo sogno d’amore? Riuscirà suo figlio a trovare il coraggio di abbandonare la famiglia per recarsi in Armenia? E riuscirà l’amore di Sarkis per Alice a sopravvivere dopo essere venuto a conoscenza del suo segreto? Il franco-armeno Robert Guédiguian, una sorta di Ken Loach d’oltralpe, regista di questo E la Festa Continua!, anche sceneggiatore e produttore, è ancora poco conosciuto in Italia, nonostante la sua già lunga filmografia. Dall’81 ha difatti diretto più di venti lungometraggi, ma solo una manciata di essi sono giunti in Italia: Al Posto del Cuore, Le Nevi del Kilimangiaro I film di Guédiguian, sono diretti al pubblico che ama il cinema impegnato e che segue i festival cinematografici, dove l’autore è una presenza costante e anche a quello meno attento agli arthouse. Questa sua ultima fatica è un po’ l’apogeo e la sintesi di tutta la sua opera, mettendone in mostra sia i numerosi pregi che i pochi difetti, come la sua passione per la politica. La passione sociale del regista viene spesso temperata dal suo intimismo e minimalismo sentimentale, riuscendo sempre a conciliare le passioni del cuore con quelle della mente, così come viene efficacemente esemplificato in questo lungometraggio, dove l’impegno sociale dei protagonisti non ha mai il sopravvento sui loro sentimenti: amore materno e fraterno, amore sentimentale. Altra peculiarità del regista è il suo uso costante degli stessi attori (Jean-Pierre Darroussin, Gerard Meylan…), film dopo film, ulteriore segno della sua autorialità: i veri registi amano circondarsi sempre delle stesse persone, sia attori che collaboratori artistici. In questo caso risplende la presenza della protagonista, attorno alla quale ruota tutta la polifonica vicenda, Ariane Ascaride, ben conosciuta in Francia, essendo la protagonista di quasi sessanta film in decenni di carriera, e non per nulla moglie dello stesso regista, con il quale ha lavorato numerosissime volte. Regia di ROBERT GUÉDIGUIAN. Cast: ARIANE ASCARIDE, JEAN-PIERRE DARROUSSIN, LOLA NAYMARK, ROBINSON STÉVENIN, GÉRARD MEYLAN, GRÉGOIRE LEPRINCE-RINGUET, ALICE DA LUZ GOMES. Dall’ 11 Aprile nelle sale distribuito dalla Lucky Red.

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https://www.youtube.com/watch?v=eBchisvEMNg

Pubblicato da redazione