Back To Black

Amy Winehouse è una ragazza che vive a Londra con la madre separata, appassionata di musica e cantante dalla voce potente e particolare che, spinta dal padre, autista di taxi ed ex cantante lui stesso, dopo essersi esibita in vari locali notturni con le sue canzoni, riesce ad ottenere un contratto con una casa produttrice, che in breve tempo la porta al successo, prima britannico, poi internazionale. Ma Amy ha dei gravi problemi psicologi non risolti; fuma continuamente e si ubriaca spesso, tanto che, man mano che il suo successo aumenta, diventa sempre più infelice e insicura. Bisognosa d’amore, un giorno in un pub si imbatte in un ragazzo, Blake, che sembra adatto a lei, se ne innamora e vorrebbe sposarlo per avere finalmente una vita privata più serena. Ma le cose continuano ad andare male per lei: la sua amatissima nonna, che l’ha sempre sostenuta nelle sue scelte esistenziali, muore, lasciandole un vuoto incolmabile.. I paparazzi la assediano costantemente e il suo comportamento diventa sempre più erratico. Il marito, drogato e manesco, capisce che i due sono troppo diversi e decide di lasciarla. Amy raggiunge l’apice della sua straordinaria carriera vincendo quattro Grammy Awards, ma la sua vita privata è un disastro, drogata, alcolizzata, dimagrita spaventosamente, a 27 anni la sua esistenza terrena termin, ma lasciando dietro di sé indimenticabili canzoni. In questi ultimi anni il genere biografico su celebri cantanti ha trovato un inaspettato successo: a cominciare dal film su Freddy Mercury dei Queen, il mercato cinematografico ha visto una vera invasione di biopic, con film come quello su Bob Marley, su Elvis Presley e ora questo sulla non dimenticata Amy Winehouse. Questo genere corre sempre il pericolo di rappresentare i suoi personaggi in maniera troppo elogiativa, andando spesso contro la realtà dei fatti: non è il caso di Back to Black che non nasconde nulla della vita intima della protagonista, mostrandola per quello che era veramente: una ragazza di enorme talento, grande cantautrice, dalla voce unica e immediatamente riconoscibile, ma tormentata dai suoi demoni interiori. L’interesse che la pellicola suscita è proprio nel capire come poco a poco Amy giunga all’autodistruzione personale, nonostante il suo straordinario successo pubblico. Il film è costellato dalle canzoni interpretata da Amy e presentata con la sua inconfondibile voce originale, l’attrice che l’interpreta si è totalmente immedesimata nel personaggio e anche la sua apparenza fisica è sorprendentemente simile alla vera Winehouse. Marisa Abela sembra nata per interpretare questo ruolo; in realtà ha già una lunga esperienza cinematografica, ma solo recentemente è diventata riconoscibile al grande pubblico grazie alla sua apparizione nel film Barbie. Straordinaria performance recitativa degna di un oscar, per un lungometraggio impegnativo. Nota di merito alla regista Sam Taylor-Johnson, anche lei britannica, nata come fotografa, conosciuta soprattutto come regista televisiva, che ha saputo rappresentare egregiamente una grande e disperata storia d’amore tra due personalità incompatibili, visivamente accattivante e concettualmente complicato, un mix tra sonoro e immagini perfetto. Da non perdere assolutamente. Cast: Marisa Abela, Ryan O’Doherty, Jack O’Connell (II), Eddie Marsan, Lesley Manville. Dal 18 Aprile nelle sale distribuito da Universal Pictures.

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https://www.youtube.com/watch?v=LvPyhTKP0o4

Pubblicato da redazione