IRON FIGHTER

Claudio ex campione di kickboxing, dopo tre anni di assenza dovuti ad una forte depressione, in seguito all’apparente suicidio della moglie, e essersi dedicato ad accudire la giovane amatissima figlia, ripresosi grazie alla sua nuova compagna, Camila, affronta la sua prova più importante, in un incontro sul ring all’ultimo sangue contro il nuovo agguerrito campione mondiale della sua categoria K1, teletrasmessa globalmente, dove in palio non c’è solo il titolo ma anche un premio di dieci milioni di dollari. Ma al suo ritorno a casa con la spettacolare e preziosissima coppa, l’attende una brutta sorpresa. Stordito e legato, si ritrova davanti il potente e spietato Alpha, capo di un’organizzazione di scommesse clandestine, che avendo sempre puntato contro di lui, ha perso milioni di dollari. Ora Alpha pretende che la ricca vincita del campione gli venga consegnata quella stessa notte e gli rapisce la moglie che restituirà solo alla consegna dei soldi.  Il film d’azione è il genere preferito dal pubblico internazionale, essendo cinema allo stato puro, ma è un genere che in Italia viene ormai ignorato da decenni nonostante che noi ne siamo stati a lungo all’avanguardia con i Peplum, i Western, i Poliziotteschi. Adesso, ci sono dei timidi segnali di ripresa del genere anche grazie al volano televisivo che ha ricreato il genere con Romanzo Criminale. Iron Fighter è un lungometraggio di arti marziali, che il cinema italiano ha evitato, per il semplice motivo che non abbiamo mai avuto gli attori adatti, come un Chuck Norris, un Van Damme, uno Steven Segal, ecc., dal momento che chiunque può fare il pistolero, ma per interpretare un campione di lotta ci vuole il fisico e l’allenamento adatto. Adesso abbiamo l’attore ideale: Claudio Del Falco. Questo prodotto ruota tutto attorno a lui; ne è difatti l’attore principale, il cosceneggiatore e soprattutto il regista, al suo esordio. Del Falco non è un principiante, avendo una lunga esperienza come attore, avendo cominciato a calcare le scene fin dal 1988 e partecipato a film come Ultrà, Così Fan Tutte e Non Escludo il Ritorno, per poi diventare recentemente protagonista assoluto con Karate Man, e ora l’apoteosi con Iron Fighter, che, lungi dall’essere l’epilogo di una carriera, sembra proiettarlo verso ulteriori impegnative prove. Figlio d’arte, giovane modello, Del Falco non è solo un intrattenitore ma anche e soprattutto un vero atleta, campione di arti marziali, esperto di karate e di kickboxing, come i Norris, i Van Damme, i Segal. In questo film sfrutta al meglio tutta la sua esperienza di atleta, mettendo in risalto un fisico muscoloso e scattante, esaltato da scene d’azione fulminanti e credibili, aiutato anche da un bel volto da duro, fotogenico e dallo sguardo implacabile. Un film indirizzato a un pubblico che ama gli eroi. Decisamente incisivo il personaggio di Camilla, l’esordiente Camila Cruz Escobar, fisicamente impressionante, e visivamente perfetta, speculare compagna del protagonista, destinata sicuramente ad ulteriori interpretazioni. La presenza poi del leggendario Hal Yamanouchi come il supercattivo di turno impreziosisce il tutto. La limitazione del budget, essendo un film italiano indipendente, in questo caso non è limitante, reggendo comunque il confronto con i similari prodotti americani. Iron fighter è prodotto da Mario Pezzi e Claudio Bucci per Blue Film, in collaborazione con Iperuranio Film, One Seven Movies, Saturnia Pictures e Roswellfilm. La produzione esecutiva è di Giuseppe M. Andreani, Matteo De Angelis ha curato la fotografia, Salvatore Fucilla le scenografie, Roberta Zuccalà i costumi e Adriano Carboni il trucco e gli effetti speciali. Demo Morselli firma la colonna sonora. Claudio Del Falco prosegue il su impegno nel conciliare la sua quotidiana attività sportiva con il desiderio di rendere giustizia alle arti marziali nell’ambito del cinema italiano, che sembra da ormai troppo tempo aver dimenticato il genere.

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https://www.youtube.com/watch?v=2vFAeQNX0-Q

Pubblicato da redazione