Il Cantico delle Creature di San Francesco “riletto” in lingua sarda

“Su Càntigu De Sas Criaduras De Santu Frantziscu De Assisi”, Il Cantico delle Creature” di San Francesco “riletto” in lingua sarda, il cortometraggio firmato dalla produttrice, regista ed autrice/scrittrice di origini sarde (nativa di Sassari) Caterina Ponti. Prende spunto da una delle più “alte” e note poesie italiane espressione d’Amore (quello con la “A” maiuscola), è l’interpretazione/trasposizione dell’artista in immagini e suoni di questo sentimento universale che la stessa continua a diffondere e promulgare, crossmedialmente, nelle sue diverse realizzazioni. Un’edizione distintiva in cui la poetica lode e preghiera del Santo Patrono d’Italia, originariamente in Volgare umbro con Latinismi, è recitata in “Sa Limba”, su suggestive immagini di commento e compendio e musica ariosa e sinuosa cariche di bellezza, elementi tutti da fruire e “vivere” in una neo-formula “immersiva”, con i sensi “ben aperti”, in questo corto ove l’innovazione si sposa con la tradizione più classica; ciò realizzato con spirito di grande profonda devozione per questa Lauda ed il Suo Autore, interpretata e sottotitolata in sovrimpressione in sardo. Il cortometraggio è stato proiettato in precedenza, con successo, in anteprima, solo alla XXXIXª edizione di “Primo Piano sull’Autore” – “Festival Pianeta Donna”, manifestazione creata, ideata e diretta da Franco Mariotti legata da sempre – storicamente e logisticamente – all’Umbria (avendo avuto luogo, come sapete, per oltre un trentennio ad Assisi, poi a Spoleto, più recentemente a Perugia). Con il corto della Ponti fu inaugurato proprio il primo giorno di programmazione della kermesse intitolata “La Donna nel Cinema: dalla seduzione alla presa di coscienza”. Qualche anno prima, nella giornata conclusiva di un’altra edizione di “Primo Piano sull’Autore – Rassegna del Cinema Italiano”, esattamente la XXXIIIª (33sima), è stato assegnato (ad Assisi) alla regista e produttrice di questo cortometraggio C. Ponti l’ambito premio “Domenico Meccoli “ScriverediCinema” per il suo innovativo ed originale film-documentario del new format edutainment “Mediterraneo Mare di Vita” che era stato anche ivi presentato. Gli organizzatori avevano scelto di assegnarLe questo premio con la seguente motivazione: “per aver dato corpo e spessore, col suo documentario, ad una dimensione realistica, magica ed affascinante capace di dispensare equamente cultura interdisciplinare ed intrattenimento per tutte le età”. Inoltre, in occasione dell’ulteriore successiva XXXVIIIª (38sima) edizione del già qui citato “Primo Piano sull’Autore” – “Festival Pianeta Donna” intitolata “Il lungo e faticoso viaggio della Donna nella storia del Cinema”, Caterina Ponti ha ricevuto dalla Giuria dei Cortometraggi la Menzione Speciale per il suo cortometraggio in semi-animazione sperimentale (realizzato in “Multivisione”) intitolato “Tobia il nostromo del tempo – Reboot Edition”, presentato quell’anno in Concorso sulla piattaforma Mymovies.it il giorno del taglio del nastro, l’8 marzo, in concomitanza con la Festa della Donna.

“Su Càntigu De Sas Criaduras De Santu Frantziscu De Assisi” è dedicato da Caterina Ponti ai suoi genitori ed alla Sardegna ove è stato prima pensato e, poi, girato nella sua quasi totale interezza. Si riconoscono nelle scene un caleidoscopio di paesaggi, scorci e particolari dell’Arcipelago de La Maddalena, di Arzachena, della Tomba dei Giganti di Coddu ‘Ecchju, della Costa Smeralda, Porto Cervo, Palau, Posada e Rena Majore – Aglientu; fanno bella mostra di sé, le cristalline acque, le rocciose coste, le azzurrità del cielo, alcune delle piante endemiche dell’isola, insieme a monumenti nuragici, murales, animali di terra e d’aria e simbolismi; vi sono poi, ovviamente, contestualizzanti immagini della Seraphica Civitas, con le inconfondibili architetture e spazi verdi ad esse attigue di due delle mete di Pellegrinaggio dell’Umbria, la Basilica di San Francesco e la Chiesa di San Damiano ove il Santo, cieco, infermo e stigmatizzato, compose il “Canticum o Laudes Creaturarum”. Il corto è un atto d’Amore con cui si celebrano, ricordandoli, gli 800 – ottocento – anni (il componimento si fa risalire agli anni 1224-26) di questo inno e lode di ringraziamento a Dio per tutto il Creato: noto anche come “Cantico di Frate Sole”, è considerato il primo e più antico testo poetico della letteratura italiana di cui se ne conosca l’autore. La Ponti è felice ed emozionata di proporre sul Suo Canale YouTube questa sua opera SENZA FINI COMMERCIALI in una “edizione” che incarna con forza comunicativa, intensità e profondità, lo spirito identitario, il cuore, l’anima e la ricchezza della sua terra natia.

Guarda il cortometraggio

https://www.youtube.com/watch?v=4Fozq9ZO3es

Pubblicato da redazione