L’artista, con l’esposizione dal titolo evocativo e intrigante, punta il sestante nautico su Venezia e i suoi porti storici, invitandoci ad intraprendere un viaggio onirico tra le antiche carte nautiche dell’800. Da qui l’attenzione ai porti della Serenissima come luoghi di approdo non solo storico e commerciale di una Città che vive sull’acqua, ma approdi trasformati dall’artista con un linguaggio emozionale ed artistico, in luoghi dell’anima. La mostra di Concetta de Pasquale, “pittrice di bordo” si apre con un dialogo tra l’installazione Effetto Domino del 2020 (opera realizzata con tessere di domino su carta nautica e sabbia) e una sequenza di opere recenti realizzate ad olio e foglia oro su carte nautiche dei porti storici di Venezia dell’Archivio dell’Istituto Idrografico della Marina Militare di Genova. Il concetto di “Effetto Domino” diventa così un filo conduttore che guida il visitatore attraverso un percorso poetico di trasformazione e rigenerazione.
Scrive l’artista:
“Effetto Domino è una espressione che viene utilizzata per indicare un cambiamento di equilibri che si determina in un tempo di casualità ma con un preciso effetto di inesorabilità, come nel crollo sequenziale delle tessere del Domino. Il gioco del Domino che ha antichissime origini orientali, mi ha sempre affascinato per la sua capacità di mettere in relazione elementi apparentemente unici ma correlati tra loro. Nelle carte nautiche, dove è contenuto simbolicamente il tempo conscio ed inconscio di chi va per mare, si depositano pensieri, sogni, desideri nei minuziosi segni matematici delle rotte tracciate dai naviganti. Mi piace associare questa specificità del tempo della vita contenuta nelle carte nautiche al gioco del Domino che attraverso le sue tessere, poste le une di seguito all’altra, riesce ad intessere all’infinito relazioni dell’Uno con il Tutto… così, attraverso direzioni convergenti o contrarie si intesse la splendida variegata Rotta della Vita”.
Dal testo critico di Marco Marinacci:
La Serenissima è oggetto da tempo di una mirata poetica dell’artista-navigatrice, che ritrova nei suoi canali la forza sorgiva dell’acqua. Acqua che è stata di volta in volta, per Concetta De Pasquale, custode di viaggi sacri, come quello dedicato alle “Reliquie in viaggio” per il progetto Biennale 2022; ospite di performances dedicate al suo fluire vitale;testimone di rotte che l’hanno portata dal Mare Nostrum fino in Indonesia (…) ,ma con questa poetica dedicata alla città in forma di pesce (così la definì lo scrittore veneziano Tiziano Scarpa), la De Pasquale si cimenta con la narrazione della storia e delle rotte che hanno attraversato nei secoli la sua laguna. L’osmosi tra corpo fisico dell’artista, da sempre in dialogo diretto col supporto cartaceo, e memoria dell’acqua, elemento primigenio e ammantato di vita propria, emergono in queste opere su Carta Nautica creando un nuovo immaginario, in un connubio di forme e colori che si attraversano, si trasformano alchemicamente, si danno forza e si mitigano, fino a entrare danzanti nei porti con una nuova veste sacra. Veste dalla trama reticolare, in cui la nostra civiltà dimentica dei miti antichi rischia di rimanere intrappolata…e così Venezia può apparire, al turista come al flaneur, un lungo labirinto senza uscita, in cui si fa strada l’idea di Caos. Ma l’artista tesse il suo filo d’Arianna, e ce lo dona nell’Installazione”Effetto domino”: pregna di numerologia e influssi cabalistici, di cui la Laguna è intrisa, ci rivela il potere magico di un’arte che ci consegna, nel suo concetto di mimesis, il suo significato più arcano di percorso auratico. Verso un’origine, di cui il porto, come il ventre materno, è segno e simbolo. In questo scenario affascinante e ricco di significati, la Blue Gallery di Silvio Pasqualini diventa uno specchio per il passato e il presente di Venezia, offrendo al pubblico, che desidera esplorare questo viaggio artistico senza tempo, un’opportunità unica di immergersi nelle profondità dell’anima della Serenissima.
Pubblicato da redazione