DUNE – PARTE 2

Sul pianeta Arrakis, unico luogo dell’Impero dove si trova la preziosissima “spezia” che permette i viaggi interstellari, la nobile famiglia Atreides, a cui era stato affidato quel mondo, si trova assalita a tradimento dagli Arkonnen, segretamente alleati all’infido Imperatore. Solo il giovane figlio del Duca, Paul (Timothée Chalamet) e sua madre Jessica (Rebecca Ferguson), appartenente alla potete setta femminile delle Beni Gesserit, e già incinta di una bambina che può magicamente comunicare con lei, si salvano fuggendo nell’inospitale deserto del pianeta, solcato sotterraneamente da giganteschi vermi che divorano tutto ciò che si muove in superficie, ma che possono essere domati. Qui si imbattono nella razza dei primitivi e orgogliosi Fremen, nemici dell’impero, che aspettano da generazioni il Messia che li porterà alla vittoria. Paul piano piano si fa accettare da quel popolo, innamorandosi di una di loro, e diventandone il capo, rivelando di essere in realtà lui stesso il Mahdi predetto. Con un esercito a sua disposizione, ora Paul è pronto ad affrontare gli odiati Arkonnen e lo stesso Imperatore che con la sua corte sta venendo su Arakkis, anticamente conosciuto come Dune. È un vero peccato che questa saga venga considerata da molti come derivata da altre serie cinetelevisive come Star Wars e Il Trono di Spade, quando è vero esattamente il contrario. Difatti, Dune è un romanzo del 1965 di Frank Herbert, che avrebbe dato vita ad un vasto ciclo, saccheggiato dagli autori di fantasy e fantascienza. Nel lungo romanzo c’è già tutto Guerre Stellari: un Impero intergalattico con i suoi oppositori, un giovane avventuroso che si rivela essere il prescelto per sconfiggere l’Imperatore, ecc. Ma è stato solo con il successo di Star Wars che si è deciso di trasportare il ciclo di Dune in immagini. Il primo eroico, ma sfortunato tentativo, è stato nel 1984 in un film cinematografico diretto dal leggendario David Lynch. Nonostante abbastanza fedele al romanzo, è risultato impossibile sintetizzarlo in una singola opera di poco meno di tre ore. Un secondo tentativo è stato fatto televisivamente nel 2001, senza ottenere il successo sperato. Nel 2021 il progetto è stato preso in mano dall’ambizioso Denis Villeneuve, ben conosciuto per film come Sicario e Blade Runner 2049. Questa volta le premesse per il successo c’erano tutte: un budget adeguato, la possibilità di spalmare la storia in più film e soprattutto una generazione di nuovi effetti speciali che hanno reso giustizia alla complessità e spettacolarità del romanzo. Anche la seconda parte, adesso nelle sale, è lunga quasi tre ore come la prima, e copre fedelmente gli eventi e i personaggi del romanzo originario. Ed è un trionfo visivo ed emotivo, dove tutto funziona perfettamente ed è al suo giusto posto, accompagnato da una trionfale colonna sonora del grande Hans Zimmer. Pieno di inaspettati colpi di scena, di battaglie spettacolari, di effetti, di personaggi indimenticabili. Un film che apre i sensi e la mente dello spettatore e che deve essere assolutamente visto sul grande schermo. Il successo di un film è dato anche dal suo cast, che nella versione forse troppo cerebrale di Lynch (una storia non nelle sue corde, più intimiste), non aveva ancora raggiunto la perfezione. Questa volta tutti ruoli sono coperti da attori completamente identificatisi nel personaggio, a cominciare dall’ancora giovane attore, ma già ben conosciuto anche in Italia (Chiamami col Tuo Nome, Wonka) il franco-americano Chalamet, che passa dall’essere un viziato e inconcludente aristocratico al diventare uno spietato guerriero e un capo carismatico; circondato da Rebecca Ferguson, ben conosciuta per il suo ruolo in Mission Impossible, nella parte della madre destinata a diventare la più potente delle Beni Gesserit, e grandi attori come Christopher Walken, nella parte dell’Imperatore, Stellan Skarsgård, nella parte del malvagio e obeso Barone Arkonnen, Josh Brolin, amico e mentore di Paul, e Javier Barden, il capo dei Fremen. E in questo cast stellare si possono riconoscere anche il gigantesco, e qui cattivismo, Dave Bautista, la sempre bella Lea Seydoux e la veterana Charlotte Rampling.. Basandosi su un lungo ciclo, il regista furbescamente ha lasciato al termine del film delle questioni in sospeso, che saranno senza dubbio risolte nel terzo, già programmato film, di una saga che ha tutte le premesse per durare nel tempo. Dal 28 Febbraio nelle sale distribuito da Warner Bros Pictures.

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https://www.youtube.com/watch?v=Q9LIrwAFLeA

Pubblicato da redazione