Quasi Amici

Dopo il grandissimo successo della passata stagione torna al Teatro Parioli dal 15 al 18 febbraio, lo spettacolo “Quasi Amici” (dal film “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache). Una storia importante, di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più̀ profonde: quello teatrale. Driss è un giovane sbandato, ragazzo di strada, dalla famiglia disastrata, appena uscito di prigione che cerca disperatamente un lavoro e a cui viene offerta l’ultima possibilità: quella di fare il badante! La persona in questione è Filippo, un ricco aristocratico, rimasto paralizzato in seguito ad un incidente col parapendio, e costretto a vita su una sedia a rotelle, completamente paralizzato e capace solo di muovere la testa e parlare. I due non potrebbero essere più diversi: il povero giovanotto esuberante ed ignorante, ma dotato di una saggezza istintiva, e l’anziano sofisticato e colto, circondato da una corte che si prende cura di lui, formata dalla ribelle figlia minorenne, la segretaria, l’amministratrice. Il riluttante Driss accetta il suo improbabile impiego dimostrando di non avere soggezione del suo nuovo padrone, che dovrà accudire, accompagnare, lavare e aiutarlo nelle sue funzioni corporali. Filippo, inaspettatamente, accetta di essere accudito da quel giovane indisciplinato e privo della sua cultura classica, che lo tratta senza compassione e addirittura prendendosi gioco di lui. Piano piano tra i due esseri così distanti l’uno dall’altro per educazione, ricchezza, status sociale, si installa un rapporto di vera amicizia e accettazione delle rispettive carenze, e finiscono con l’imparare l’uno dall’altro. Driss tornerà a fare vivere il disperato Filippo e Filippo porterà fuori il meglio del talentuoso Driss. I due si confideranno i loro drammi e il loro passato fino ad una completa comprensione l’uno dell’altro, tanto che Driss riuscirà a far incontrare il paralitico Filippo con una donna che lo renderà padre, e lui stesso riuscirà a risolvere i suoi problemi famigliari e di soldi. Se a qualcuno questa trama sembra già sentita è perché questo spettacolo teatrale “Quasi Amici”, sul palco del Teatro Parioli di Roma, si basa sul film francese Quasi Amici – Intouchables con Omar Sy nella parte di Driss e Francois Cluzet in quella di Filippo, film di successo che ha avuto anche un remake statunitense. Questa è la riduzione teatrale del film, interpretata da Massimo Ghini, nella parte del paraplegico Filippo, e da Paolo Ruffini nella parte dell’inarrestabile Driss. Lo spettacolo teatrale adattato e diretto da Alberto Ferrari, con un numeroso e volenteroso cast di supporto che non sbaglia una battuta, è una scommessa vinta, data l’estrema difficoltà di sintetizzare un film così dinamico e complesso come l’originale. Appare subito evidente che l’intero spettacolo si regge sulle spalle del sorprendente Ruffini, meglio noto come cabarettista e comico televisivo, ma qui assoluto mattatore, che riesce a reggere due ore e mezzo di spettacolo, una lunghezza che non annoia mai lo spettatore, anche quello che conosce bene la vicenda, apparentemente basata su una storia reale. La parte di Massimo Ghini è però la più difficile, costretto com’è a rimanere seduto immobile per tutto il tempo e a basarsi solo sulla potenza della sua voce. Difatti, questo Quasi Amici, basato sui giochi di luce, ambientato in una originale ma semplice scenografia, vale la pena vedere per la straordinaria interpretazione dei due protagonisti, che riescono brillantemente a mantenere la recitazione in difficile equilibrio tra il dramma e la commedia. Il pubblico esce appagato dall’esperienza, non prima di un lungo affettuoso applauso all’intero cast. Regia Alberto Ferrari.

Note di Alberto Ferrari
Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura di Quasi amici è affascinante perché́ permette di dilatare, in drammaturgia teatrale, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio, non solo visivo, ma anche filmico. Emozioni che devono irrobustirsi però con parole e simboli precisi sul palcoscenico per poter rimandare tutti noi a un immaginario condiviso con il quale far dialogare il proprio. E partecipare. Ed è straordinario raccontare ancora più̀ nell’intimità̀ delle parole, degli scambi, delle svolte narrative, delle luci, dei movimenti, che solo una drammaturgia teatrale può̀ cogliere e restituire, dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri. Osservando poi il percorso che compiono i due protagonisti per crescere, ognuno nella rispettiva vita e in quella dell’altro e di come uno diventi assolutamente necessario all’altro per poter proseguire indenne, o quasi, il proprio cammino su questa terra. Due uomini talmente diversi da costituire una teorizzazione dell’antimateria. Due particelle che potrebbero portare a un’esplosione, un annichilimento delle proprie personalità̀ e invece avviene il miracolo. Ed è questo Miracolo laico che raccontiamo. Scene Roberto Crea, costumi Stefano Giovani, disegno luci Pietro Sperduti, musiche Roberto Binetti, assistente alla regia Cristiano Malacrino, amministratore compagnia Stefano De Leonardis, organizzazione Carmela Angelini, produzione esecutiva Michele Gentile, produzione Enfi Teatro.

Orari Repliche
Gio 15/02/24 21:00
Ven 16/02/24 21:00
Sab 17/02/24 21:00
Dom 18/02/24 17:00

Pubblicato da redazione