All’interno della mostra Regina Horti di Laura Federici, inaugurata il 21 settembre e visitabile fino al 22 ottobre all’interno della Serra Espositiva del Museo Orto Botanico – Sapienza Università di Roma, si svolgerà sabato 7 ottobre 2023 la presentazione del libro “Passeggiate romane. Le artiste e la città” di Francesca Lombardi. Interverranno Emma Nardi – presidente ICOM, Claudio Crescentini – storico dell’arte, Ludovica Piazzi – storica dell’arte e attivista di “Mi Riconosci”, Francesca Lombardi autrice del libro. Introduce e modera Carlo Alberto Bucci, giornalista de La Repubblica. La pubblicazione propone una mappatura dei luoghi legati alla presenza artistica femminile a Roma, muovendo da una galleria di ritratti di pittrici, scultrici, architette, decoratrici che fra XVIII e XX secolo hanno eletto la città a teatro privilegiato del proprio operare e le cui esperienze sono ancora oggi documentate da opere, tracce, memorie disseminate nell’ambiente urbano. Storie e luoghi si intessono così in un’unica narrazione, delineando un percorso attraverso lo spazio e il tempo, animato da una polifonia di voci, spesso dimenticate, o relegate ai margini dalla storiografia artistica: voci che ci invitano a scoprire la città da una prospettiva insolita, a infrangere quella “barriera del silenzio” che per lungo tempo ha condannato all’invisibilità l’arte delle donne. A questo primo volume farà seguito un secondo, in cui la mappa di luoghi, interventi, segni legati all’attiva e multiforme presenza creativa femminile a Roma si espanderà ulteriormente, arrivando sino alle più recenti declinazioni di arte pubblica e Street art nelle periferie urbane. Francesca Lombardi, storica dell’arte, ha studiato a Roma e Siena. I suoi interessi di ricerca vertono sulla cultura figurativa e le pratiche artistiche fra XIX e XXI secolo, con particolare attenzione all’arte italiana e romana del Novecento, ai linguaggi della contemporaneità e alla relazione fra genere e arti visive. Ha pubblicato monografie, voci biografiche, saggi e articoli in volumi collettanei e riviste specializzate. Con Maria Grandinetti Mancuso pittrice romana. Dalla “Secessione” al secondo dopoguerra ha vinto la V edizione del premio “Il Paese delle donne”(sezione Arti visive). La mostra Regina Horti nasce da una serie di progetti che dal 2016 Laura Federici ha portato avanti all’interno del carcere Regina Coeli e dalle suggestioni del vicino Orto Botanico: il mondo del fuori, ricchezza, abbondanza di immagini, luce, ombra, colore e il mondo del dentro, immobile nel ritmo del tempo, del passare delle ore, del mutare delle stagioni, dello scorrere dei giorni.
Scrive l’artista: “Due luoghi, due storie si fondono qui” scrive l’artista: “uno fuori e l’altro dentro, vicini e irraggiungibili, chiusi uno all’altro e al contempo congiunti. L’edificio della casa circondariale di Regina Coeli viene invaso dai colori dell’Orto, dal vento e dalle nuvole veloci, la luce mobile e il suono dei suoi abitanti leggeri. Natura e architettura, una coppia selvaggia, che fa fatica a restare unita; le foglie degli alberi a volte perdono colore, a volte ingoiano i cancelli, abitando tranquille le volte”. E ancora: “Questi lavori sono sempre per me ‘’attimi”, porzioni di tempo, più che dipinti; mi piace si legga questo, lo scorrere dello sguardo, la presenza invisibile del frame del video che li ha generati, la luce che muta, lo sguardo che gira mentre il tempo scorre”.
Laura Federici, artista e architetto, vive e lavora a Roma. Ha all’attivo numerose personali fra quali: Galleria Andrè (Roma 2011; 2012; 2016; 2019); Gallerie Brieve (Parigi, 2014); Galleria l’Affiche (Milano 2008; 2011); Galleria Il Segno (Roma, 2007); Galleria Beit Ahmad (Aleppo, Siria, 2003; 2005). Molte le collettive in cui ha esposto, in Italia e all’estero, fra cui FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma – XV edizione, Roma, il mondo (MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma 2016), Ambasciata Italiana in Vietnam (Casa Italia Hanoi e Fine Arts Museum HCMC, 2018), Istituto Italiano di Cultura di Varsavia (2019), Istituto Italiano di Cultura di Cracovia (2020), ARTFEM Women Artists 2 “International Biennial of Macau – “Natura”, Macau (2021). All’interno della sua produzione di video, tecnica che spesso riveste un ruolo centrale anche nella sua produzione pittorica, si ricordano in particolare le 12 sequenze animate per Un amore di Gianluca Tavarelli (1999), vincitore del N.I.C.E. Film Festival New York.
Pubblicato da redazione