Oppenheimer

Robert Oppenheimer è uno dei più celebri fisici al mondo, durante la Seconda Guerra mondiale viene convinto dall’esercito USA ad organizzare la creazione della bomba atomica da usare contro la concorrente Germania nazista, nel deserto di Los Alamos. L’esperimento ha successo, la bomba funziona e viene usata contro la popolazione civile giapponese. Questo crea una grave crisi di coscienza in Oppenheimer, che si rifiuta di continuare le ricerche e viene messo sotto processo, durante la Guerra Fredda, per le sue vecchie conoscenze comuniste, accuse istigate da un suo invidioso collega che trama nell’ombra. In un film del genere, basato sui personaggi, sui dialoghi, sui primi piani più che sulle scene d’azione e di massa, ciò che conta principalmente sono gli attori, e qui il cast è veramente spettacolare, a cominciare da Cillian Murphy, che compare quasi in ogni inquadratura, la cui interpretazione quasi sussurrata, porta avanti la storia con sicurezza. Ma a rubare ogni scena in cui si trova è uno straordinario, e irriconoscibile, Robert Downey Jr, nella parte del collega, ma anche nemico invidioso e implacabile del protagonista, Lewis Strauss. Irriconoscibile anche Matt Damon, celebre per i suoi film d’azione, qui inflessibile capo militare del Progetto Manhattan. Ma ogni attore, anche quelli che compaiono una sola volta, è stato scelto con cura: basti citare Rami Malek, Kenneth Branagh, Casey Affleck. Il gigantesco progetto è, naturalmente, opera del regista Christopher Nolan, che ha scritto anche la sceneggiatura, ed è certamente destinato a vincere una cascata di Oscar, a incominciare da quello del frenetico montaggio – già sperimentato nel realistico Dunkirk – che, alternando scene dal passato al presente, usando spiazzantemente sia il colore che il B&N, fa in modo che le tre ore del film scorrano veloci. Lo spettatore quasi non si rende conto del passare del tempo, attento a non perdere neanche un secondo di quello che succede, bombardato da un susseguirsi di eventi, di volti, di dialoghi significativi, di musica martellante (destinata anch’essa all’Oscar). Apparentemente non sembra un film di Nolan, celebre per opere di fantasia come Batman, Inception, Tenet, ecc. È, difatti, un gigantesco biopic che tenta di essere il più aderente possibile alla realtà dei fatti, incentrato com’è sulla più fatale e spettacolare invenzione umana, rientra perfettamente negli interessi dell’Autore, parlando di fisica, invenzioni, matematica – sempre senza perdere l’elemento umano – che l’avevano già portato a dirigere il complesso Interstellar. Oppenheimer un film destinato ad entrare nella storia del cinema, e che verrà senza dubbio considerato come l’apice della già straordinaria carriera del visionario Nolan. Nei cinema dal 23 Agosto distribuito da Universal Pictures.

Pubblicato da redazione