Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge troppo oltre aprendo irrimediabilmente le porte al mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti? Dai tempi di Peter Weir e di “Patrick”, fino al recente “Babadook”, la cinematografia australiana è sempre stata interessata nell’horror e nel soprannaturale, questo è l’ultimo prodotto di quel filone ben conosciuto anche nel resto del mondo. Il film è diretto e scritto dai fratelli Philippou, ed è già un successo mondiale. Il film sfrutta al massimo tutti i luoghi comuni di questo genere, un gruppo di spensierati teenagers che si mette nei guai, misteriose presenze demoniache, sanguinose violenze spettacolari e inaspettate, jumpscare, finale non completamente risolutivo. Seguito, già in produzione dato il buon riscontro commerciale del lungometraggio. Bella interpretazione della giovane protagonista Sophie Wilde che, sebbene quasi sconosciuta al pubblico italiano, è in realtà un volto noto a quello anglosassone per i suoi ruoli televisivi, e che in forza proprio di questo suo brillante debutto cinematografico è già al lavoro su importanti serie Netflix. Un’attrice di cui si sentirà ancora parlare. Regia di Danny Philippou, Michael Philippou. Cast: Miranda Otto, Sophie Wilde, Alexandra Jensen, Joe Bird, Otis Dhanji. Nelle sale dal 28 Settembre.
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https://www.youtube.com/watch?v=g8PhFU6hZ9k
Pubblicato da redazione