Giovanna (Barbara Bobulova), un’aggressiva manager che ha ereditato l’azienda dal padre e divide i suoi affetti famigliari tra la madre Lilia (Stefania Sandrelli) e la figlia adolescente Alida (Sara Ciocca), si accorge d’essere gravemente ammalata e d’aver bisogno di un trapianto di fegato che solo un diretto famigliare adulto può darle. Questo la porta a scoprire un segreto rimasto celato per decenni: lei in realtà è stata adottata. Ora è costretta a scoprire chi sono i suoi veri genitori nella speranza di essere salvata. Finalmente, individua la sua vera madre biologica, Anna (Marie-Christine Barrault), un’eccentrica anziana signora che vive sola in una villa decrepita e che sembra avere un doloroso segreto che ha segnato la sua vita. Giovanna, senza rivelare la sua vera identità, comincia a frequentarla e sembra che le due donne possano diventare amiche. Ma Anna, venuta a sapere la verità, non ha intenzione d’aiutare la figlia. Riuscirà Giovanna a sopravvivere? Riuscirà Anna a superare il trauma della sua gioventù e aiutare Anna? I film si dividono in due categorie: Quelli basati sulla storia e sui personaggi, come la maggior parte di quelli europei. Per il Mio Bene è uno di quei lungometraggi che si concentrano più sulla descrizione dei protagonisti e sulle loro interazioni, che sulla storia vera e propria, esplorarndo l’universo intimo dei personaggi. La vicenda ruota attorno ad un mistero che solo lentamente verrà svelato, un doloroso fatto che ha costretto Anna ad abbandonare la figlia neonata. Pellicola tutta al femminile, con le quattro protagoniste che fanno parte della stessa famiglia. Basata sugli sguardi, sui silenzi e su luoghi autunnali, accuratamente scelti per ottenere il massimo dell’emotività. Eccellente cast: Barbara Bobulova (Il Siero della Vanità, Manuale d’Amore 2, Immaturi), importanti riconoscimenti avuti nella sua lunga carriera: David per Cuore Sacro, Nastro d’Argento per Il Sol dell’Avvenire. Stefania Sandrelli perfetta nel ruolo di una madre; Sara Ciocca, nonostante la sua giovane età, non ha bisogno di presentazioni, avendo giù un notevole curriculum professionale (La Dea Fortuna, Una Famiglia Mostruosa), protagonista di Nina Dei Lupi, un originale e coraggioso film che avrebbe meritato maggiore fortuna. L’ottantenne Marie-Christine Barrault, dalla lunghissima carriera iniziata nel 1969 con La mia Notte con Maud e proseguita con film come L’Opera al Nero e La Prossima Volta il Fuoco, merita una menzione speciale per il suo ruolo delicatissimo e complesso di una madre tormentata dal ricordo della morte del figlio e dalla negazione della forzosa maternità di una figlia mai cercata e ora dolorosamente ritrovata. Leo Gullotta, celebre attore comico, in un perfetto ruolo drammatico. Film d’esordio di Mimmo Verdasca, regista noto per i suoi documentari (Protagonisti per sempre) e le sue docufiction (Alida), ma che dimostra già di essere assoluto padrone della materia filmica, dalla scelta degli attori e delle suggestive location, all’uso professionale delle inquadrature, delle luci e del montaggio. Da non perdere. Regia di MIMMO VERDESCA, soggetto e sceneggiatura di MONICA ZAPELLI, PIERPAOLO DE MEJO, MIMMO VERDESCA. Cast: BARBORA BOBULOVA, MARIE CHRISTINE BARRAULT, STEFANIA SANDRELLI, SARA CIOCCA, GRAZIA SCHIAVO, FABIO GROSSI, GUALTIERO BURZI, e con la partecipazione di LEO GULLOTTA. Prodotto da MARCO POCCIONI, MARCO VALSANIA, produzione RODEO DRIVE con RAI CINEMA. Dal 5 Dicembre nelle sale distribuito da 01 Distribution.
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Pubblicato da redazione