Number One

La vita può colpirci in tanti modi. Ma il più doloroso è scoprire che siamo stati traditi. E che un altro ha raggiunto ciò che spettava a noi. È questo lo spunto per un intenso monologo di Giuseppe Grisafi interpretato da Francesca La Scala per la regia di Paolo Orlandelli. Testo dove l’approccio al femminile consente uno sfogo, meno traumatico, anche quando la rabbia raggiunge momenti di violenza estrema. Così una scrittrice di talento, ma di scarse fortune, scoprirà di aver nutrito sentimenti amorevoli e di sincera amicizia nei confronti di una persona immeritevole e ingrata. Un viaggio fra le prime esperienze della vita adulta. Memorie, distorsioni valoriali ed esistenziali che accomunano tanti di noi. Un racconto che, nelle intenzioni dell’autore, è al tempo stesso una denuncia verso una società, culturale e non solo, tesa più all’appartenenza politica che al merito della persona.

Invidia, delusione, frustrazione. Quando il successo di un altro provoca dolore. Quando il successo di un altro getta luce sulle nostre debolezze. Quando il successo di un altro nasce da una nostra idea, ma ne veniamo esclusi. Quando una persona raggiunge il successo grazie al nostro lavoro, ma se ne dimentica. Quanto ci ritroviamo soli e dimenticati, circondati da storie mai nate, a sbattere la testa contro il vetro di una finestra chiusa. Quando non abbiamo il coraggio di aprire quella finestra e di spiccare il volo.

Paolo Orlandelli

Chi si può incolpare dei propri fallimenti? I genitori? Le frequentazioni? Le circostanze o solo noi stessi? Forse non si aveva il talento o forse è mancato il coraggio di farsi avanti con più aggressività. O molto più semplicemente, forse, mancavano i giusti “santi in paradiso”. Si può passare anni a cercare una risposta. Arrovellarsi in un limbo, perdendo intanto altre occasioni… forse.

Fra rimpianti e nuovi blandi tentativi, cresce la rabbia a pensare che questa società, raramente premia il merito.

Giuseppe Grisafi

Photo By Roberta Consoli

Pubblicato da redazione