NOI E LORO

Nella provincia francese di oggi, Pierre (Vincent Lindon), un sessantenne ferroviere, dopo la morte della moglie si è preso carico dei due figli che ama intensamente e che spera, ora che sono ventenni, possano avere un futuro migliore del suo: i due ragazzi non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro: Louis (Stefan Crepon) è un intellettuale, pacifico e studioso, che vien ammesso alla Sorbona e si allontana da casa per vivere a Parigi, il più giovane Fus (Benjamin Voisin) è invece uno sportivo pieno di energia e violenza, un calciatore che comincia a frequentare fanatici gruppi di ultras, che presto si trasformano in violente gang. Pierre si accorge della lenta trasformazione del figlio, e si preoccupa delle nuove pericolose amicizie del figlio, finché questi non viene ritrovato gravemente ferito in seguito ad una rissa politica. Vorrà Fus vendicarsi, una volta guarito, di chi lo ha quasi ucciso mettendosi così ancora di più nei guai? Riuscirà Pierre a tenere unita la famiglia ora che i figli adulti si sono separati e hanno scelto strade diverse? Noi e Loro, l’originale è “Giocare col Fuoco”, è uno di quei film, socialmente e politicamente impegnati, un dramma, o forse sarebbe meglio dire una tragedia, familiare tutta al maschile, dove la presenza femminile è assente, nonostante sia un’opera di due sorelle registe, anche se sulla famiglia incombe l’assenza/presenza della moglie/madre scomparsa, che influenzerà pesantemente i tre protagonisti. Piena di simbolismi che ben si integrano nella storia, come quello del padre che avanza lungo i binari con una torcia in mano, quasi fosse la sua vita un disperato tentativo di tenere uniti i due figli nelle tenebre che rischiano di farli perdere, il film è un tipico dramma francese: quasi documentaristico, intimista concentrato sugli sguardi. Con l’interpretazione del padre, Pierre, un uomo buono, gran lavoratore, affettuoso e premuroso genitore, come se dovesse prendere anche il posto della madre nella vita dei due suoi figli, Vincent Lindon ha vinto la Coppa Volpi come migliore attore protagonista all’ultimo Festival di Cannes, la sua carriera è incominciata nel 1983 ed è stato interprete di film come Betty Blue, Il Tempo delle Mele 3, L’Odio, Quello che gli Uomini non Dicono, Undercover, e decine di altri titoli. I due ragazzi ventottenni che interpretano i due fratelli hanno già una discreta carriera filmica alle spalle e non sono più delle promesse ma sembrano già essere affermati e perfettamente padroni delle loro capacità recitative. Il lungometraggio è un’opera d’amore delle autrici, Delphine e Muriel Coulin, (17 Ragazze); le due sorelle sono anche sceneggiatrici e romanziere e con questo film appassionante, firmano il loro capolavoro. Regia di Delphine e Muriel Coulin . Cast: Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia 81), Stefan Crepon (Peter von Kant) e Benjamin Voisin (Illusioni perdute). Benjamin Voisin. Dal 27 Febbraio nelle sale distribuito da I Wonder Pictures.

Pubblicato da redazione