MYA UN SOGNO DA VIVERE

Mya è una ragazza madre di un vivace bambino di sei anni che fa crescere con amore ma difficoltà, dovendo anche guadagnarsi da vivere. Il suo sogno di sempre è quello di diventare una cantante professionista, e gira piccole balere e bar specializzati con la sua minuscola band, al tempo stesso, per sbarcare il lunario, lavorando come cameriera. La sua è una vita complessa, nonostante i suoi buoni amici che tentano di aiutarla: la sua migliore amica l’ha tradita con l’uomo dal quale ha avuto il figlio e che l’ha poi abbandonata, e odia il padre considerandolo responsabile del suicidio dell’amatissima madre. Finalmente, incontra un manager che le promette il successo e che ne approfitta sessualmente, solo per rivelarsi poi un bluff, procurandole umilianti lavoretti da poca importanza e lasciandola al punto di prima. Mya partecipa anche a concorsi per nuove cantanti e qui incontra un potente editore musicale che ha già portato al successo la sua odiosa e gelosissima amica. Dopo aver avuto un rapporto sessuale anche con lui, la carriera di Mya sembra decollare; ma all’improvviso accade una tragedia, di cui lei si sente responsabile, e che mette in pericolo la vita del figlioletto, facendola decidere di abbandonare i suoi sogni. Riuscirà il bambino a salvarsi? Tornerà amica con la donna che l’ha tradita? Riprenderà il suo rapporto col padre che, forse, non è stato responsabile della tragedia della madre? E, soprattutto, riuscirà a raggiungere il suo sogno di diventare una celebre cantante? È sempre difficile tentare di resuscitare un genere abbandonato da anni e che non ha mai avuto un particolare successo in Italia, qui il genere sembra essere quello musicale, essendo il film in gran parte formato dall’esibizioni canore, per altro godibilissime, della protagonista. La storia è semplice e immediatamente comprensibile, usando i luoghi comuni del genere, che del resto lo spettatore, una volta capito il gioco, non solo si aspetta ma li pretende. Il meccanismo del film è quello tipico dell’ascesa, caduta e ascesa finale del protagonista e di per sé funziona sempre. MYA Un Sogno Da Vivere che può anche stare per “Amy” Whinouse, la celebre e disperata cantante, è un film affettuosamente a lei dedicato, pur nel suo budget ridotto e nella sua ambientazione italiana. L’intera pellicola ruota attorno alla prestazione della bellissima e talentuosa protagonista, , piena di ambizione, di grande talento ma sfruttata continuamente dalle persone che potrebbero aiutarla. L’attrice principale è la napoletana Flora Vona, una vera rivelazione, qui nel suo ruolo più importante, quasi un debutto per molti che ancora non la conoscevano, ma in realtà già una veterana del mondo dello spettacolo essendo sulle scene da una dozzina di anni, anche come protagonista di film come I Fiori del Male di Claver Salizzato e Donna di Rispetto di Enzo Acri. Con questo film, finalmente, Flora Vona, attraentissima e soprattutto fotogenica donna, tra l’altro, ha la possibilità di mostrare tutto il suo talento non solo come attrice, ma innanzi tutto come cantante. La regia è del celebre romanziere Federico Moccia, anche regista di successo, specializzato in storie sentimentali per young adults, che non necessita di lunghe introduzioni: scrittore di libri di successo come Tre Metri Sopra il Cielo e Amore 14, regista di film come Scusa ma ti Voglio Sposare e Universitari, ma anche sceneggiatore dei film da lui stesso diretti; per non parlare della sua lunga carriera televisiva da I Ragazzi della Terza C a College, da Domenica In a Citofonare Rai 2. Quest’opera ha tutti i numeri in regola per avere un’ottimo successo di pubblico. Un film positivo e ottimista, dedicato a tutti coloro che inseguono il loro sogno esistenziale e che non si arrendono nemmeno di fronte ai rovesci della sorte, lottando incessantemente fino a raggiungerlo.

Pubblicato da redazione