Kid (Dev Patel) è un giovane atletico che vive in una megalopoli indiana piena di contrasti, con una vivace vita notturna dei ricchi e potenti mentre la maggior parte della popolazione vive per strada e in baracche fatiscenti, si guadagna un magro stipendio combattendo sul ring con una maschera da scimmia, in ricordo di un noto mito indiano, perdendo, nonostante sia in grado di vincere, per favorire le scommesse del suo corrotto manager. Ma Kid sembra avere una missione nella vita: vendicare la morte della madre assassinata anni prima dal criminale capo della polizia, Alpha, al servizio della potente e crudele Queenie, a sua volta agli ordini del rampante politico Baba Shakti, furbo e ipocrita, che sta per prendere il potere col suo partito. La banda ha la sua sede in un grande, lussuoso grattacielo che ospita ristoranti, sale da ballo e locali di prostituzione. Kid si fa assumere dal locale come cameriere, salendo sempre più in alto nei piani per raggiungere le vette dell’edifico, dove si trovano i suoi avversari. Il suo tentativo fallisce sanguinosamente, rischiando di mettere in pericolo la sua vita. Scampato miracolosamente e trovato rifugio presso una comunità religiosa di saggi, comincia un duro allenamento, finché non decide di prendere d’assalto il grattacielo dove si trovano i suoi mortali nemici, ingaggiando un’apocalittica battaglia. Riuscirà Kid a trovare giustizia e vendicare la madre e la popolazione sfruttata dalla banda criminale? I film di vendetta funzionano quasi sempre, soprattutto se conditi con buone dosi di azione, combattimenti corpo a corpo, uso delle armi da fuoco, spettacolarità. La novità, per il pubblico occidentale, consiste nella sua esotica ambientazione che lo rende particolarmente interessante. Ambientato in India, in un’anonima metropoli che potrebbe essere Bombay, e quasi tutto il cast sia formato da attori indiani in italia sconosciuti, il film non può essere considerato come prodotto della “Bollywood”, industria cinematografica seconda solo a quella americana, e in Europa conosciuta soprattutto per i suoi film sentimentali e musicali, nonostante la sua immensa produzione annuale, ma come un tipico prodotto occidentale, sia per la sua estetica, che per il montaggio, che per la tematica. Il protagonista è un indiano nato in Inghilterra e completamente occidentalizzato e ben conosciuto nell’anglosfera, anche se non ancora celebre da noi. Dev Patel, difatti, ha esordito quasi vent’anni fa con The Millionaire di Danny Boyle e ha proseguito la sua brillante carriera con film come Marigold Hotel, un attore completo e cosmopolita sospeso tra due culture e due continenti. Ora, con questo film, l’Uomo Scimmia, sembra aver raggiunto l’apice della sua carriera, costruendosi addosso il personaggio del protagonista; Patel non è qui solo il mattatore della pellicola, il suo sceneggiatore, ma anche il regista, nella sua opera prima. Il film è molto ben riuscito, tanto che sembra l’opera di un regista di grande esperienza, nonostante fosse destinato ad un’uscita Netflix è stato notato dal celebre regista di colore Jordan Peel, attore, sceneggiatore e produttore, conosciuto per Scappa e Noi, il lungometraggio quindi si è guadagnato una distribuzione cinematografica. Proprio per le sue caratteristiche, una pellicola di redenzione, azione, vendetta, giustizia, spruzzata con incursioni nell’etica, nella religione e nella filosofia orientale, Monkey Man, sembra destinato ad essere un prodotto di successo anche nei mercati europei, pochi inclini negli ultimi anni a produrre film che sappiano mischiare azione e sentimento. Diretto da Dev Patel Il cast: Sharlto Copley (District 9), Sobhita Dhulipala (Made in Heaven), Pitobash (Million Dollar Arm), Vipin Sharma (Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Ashwini Kalsekar (Ek Tha Hero), Adithi Kalkunte (Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Sikandar Kher (Aarya) e Makarand Deshpande (RRR). Monkey Man è prodotto da Dev Patel, Jomon Thomas (Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio, L’uomo che vide l’infinito), il premio Oscar Jordan Peele (Nope, Scappa – Get Out), Win Rosenfeld (Candyman, serie Hunters), Ian Cooper (Nope, Noi), Basil Iwanyk (John Wick, Sicario), Erica Lee (John Wick, Silent Night – Il silenzio della vendetta), Christine Haebler (Shut In, Bones of Crows) e Anjay Nagpal (produttore esecutivo di Bombshell – La voce dello scandalo, Greyhound – Il nemico invisibile). I produttori esecutivi sono Jonathan Fuhrman, Natalya Pavchinskya, Aaron L. Gilbert, Andria Spring, Alison-Jane Roney e Steven Thibault. Nelle sale dal 4 Aprile distribuito da Universal Pictures.
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https://www.youtube.com/watch?v=PyIcBTjFUDE
Pubblicato da redazione