Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale propone anche quest’anno un’ampia gamma di lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi, che affrontano storie straordinarie e racconti di vita quotidiana. Un cinema che apre la mente e che, nelle intenzioni degli organizzatori, dimostra come il tema possa essere affrontato nei modi e generi più svariati. Dal documentario drammatico “Marasma” di Luigi Perelli, racconto sulle disumane condizioni della vita nei manicomi degli esseri più deboli e indifesi: donne e bambini, sottoposti prima dell’approvazione della legge Basaglia a punizioni e immotivati elettroshock. Ma il racconto della salute psichica passa anche attraverso i toni lievi della commedia, come nel tunisino “Un divano a Tunisi” esordio alla regia di Manèle Labidi, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2019, che sarà distribuito da Bim nei cinema italiani dal 9 aprile. Protagonista è una giovane psicoanalista (intepretata da Golshifteh Farahani), forte e indipendente, cresciuta a Parigi che decide di tornare nella sua città d’origine, Tunisi, all’indomani della Primavera Araba, determinata ad aprire un proprio studio privato. Costretta a confrontarsi con le diffidenze e gli stereotipi della cultura araba, lo studio inizierà a popolarsi di pazienti alquanto eccentrici…
Il festival presenterà lavori realizzati sia dai centri di produzione integrata (centri che lavorano sul disagio psichico) che dai videomaker ed è diviso in una sezione dedicata ai cortometraggi e una ai lungometraggi, con una significativa presenza di produzioni provenienti dall’estero, che trattano il tema della salute mentale, in modo esplicito o simbolico, con risultati validi e originali, spaziando in vari generi. Anche la sezione dei cortometraggi in concorso, tocca temi variegati e tutti a loro modo attuali e ‘sensibili’.
Una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Il festival, come ogni anno, inoltre, assegnerà, durante la serata finale, il Premio LO SPIRAGLIO Fondazione Roma Solidale Onlus a un cineasta che si sia particolarmente distinto nell’affrontare il tema della salute mentale. Quest’anno a ritirare il premio sarà l’attore, regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, protagonista anche di un incontro con il pubblico, in cui ripercorrerà la propria carriera, con particolare attenzione alle esperienze de “La solitudine dei numeri primi” e “Hungry Hearts” e quelle televisive di “In treatment” e “L’amica geniale”. Nelle edizioni passate sono stati premiati Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio, Giulio Manfredonia e Fabrizio Bentivoglio.
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