Sophia, una professoressa di filosofia di 40 anni, è in una relazione convenzionalmente stabile con Xavier. Tra vernissage e interminabili cene tra amici, i due hanno già passato dieci anni insieme. La vita intera di Sophia viene stravolta quando incontra Sylvain, il tuttofare che si sta occupando della ristrutturazione della loro baita in campagna: un colpo di fulmine istantaneo, una relazione vorticosa. Gli opposti si attraggono, ma quanto durano? Variante modernizzata de L’Amante di Lady Chatterley, il celebre romanzo sul rapporto tra un’aristocratica inglese e il suo guardiacaccia. Titolo originale: Semplice come Sylvain, volendo subito far capire che è la vita semplice e istintiva del protagonista maschile è la vera chiave di comprensione del film, la sensualità di un lavoratore di provincia è esistenzialmente superiore al passivo cerebralismo di una borghese di città (cosa che era anche la morale della storia del romanzo di Lawrence). Il progetto è interamente dovuto alla pervicacia della quebecana Monia Chokri, qui anche sceneggiatrice e regista, ben conosciuta in patria come attrice cinematografica. Questo non è il suo esordio alla regia e dimostra di padroneggiare la materia. Il film si regge tutto sulle spalle di Magalie Lépine-Blondeue, la più nota attrice del Canada francofono e di lunga esperienza, sia in teatro, che in televisione che al cinema. Un’opera non interamente riuscita ma ugualmente godibile, appartenendo al genere forse più difficile da gestire: il melodramma, in perenne equilibrio tra commedia romantica e dramma esistenziale .Un genere quasi abbandonato dal cinema italiano (di cui una volta eravamo maestri), e che perciò potrebbe essere una boccata d’aria fresca per il nostro pubblico. Il film sarà nelle sale italiane distribuito da Wanted Cinema dal 14 febbraio. Un film di Monia Chokri, con Francis-William Rhéaume e Magalie Lépine-Blondeau, Pierre-Yves Cardinal e Monia Chokri.
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Pubblicato da redazione