Nel 1300 la Svizzera è sottomessa agli Asburgo austriaci. Guglielmo Tell, crociato in Terra Santa e noto per la sua abilità con la balestra, tornato in patria con una moglie araba, ha un figlio adolescente e vive pacificamente di caccia nella Alpi austriache. Salvando la vita ad un amico che ha giustiziato un gabelliere austriaco assassino della moglie, è costretto a diventare un oppositore dell’imperialismo austriaco, il cui rappresentante in Svizzera è il sadico Gessler, che fa installare in città un palo con un’insegna imperiale di fronte al quale tutti gli svizzeri si devono inchinare. Tell si rifiuta di farlo e Gessler lo costringe a prendere di mira una mela posata sulla testa del figlio. Da quel momento Tell diventa un nemico mortale degli Asburgo e tenta di radunare le famiglie della zona per una grande insurrezione antiaustriaca. Riuscirà Tell a salvare la sua famiglia? Riusciranno gli svizzeri a recuperare la loro libertà? William Tell è il grande eroe della Svizzera come Robin Hood è il grande eroe dell’Inghilterra: entrambi sono personaggi leggendari la cui reale esistenza è impossibile da dimostrare: per il popolo il mito è sempre più importante della realtà storica, e attorno all’affascinante figura di William Tell si è costituita una grande narrativa letteraria. La leggenda è incominciata con il William Tell del 1800 di Friedrich Schiller, il più grande drammaturgo tedesco, ripresa poi anche dal compositore Gioacchino Rossini nell’ultima sua opera. Numerose sono state anche le filmiche, una anche italiana del 1948 con Gino Cervi. Questo film è l’ultima incarnazione della leggenda e certo la più movimentata, eccitante e spettacolare. Film di “cappa e spada”, di cui noi italiani negli anni Cinquanta eravamo maestri, e che per decenni hanno costituto una colonna della cinematografia internazionale, come i film di Errol Flynn (Captain Blood, The Legend of Robin Hood), con il Robin Hood di Costner Guglielmo Tell ha molto a che vedere: il ritorno dalla Terra Santa accompagnato da un personaggio arabo, l’abilità con le frecce, la rivolta contro l’ordine costituito, i duelli e combattimenti, il trionfo finale. La rinascita di questo tipo di lungometraggi è avvenuta con la trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson e ha trovato la sua consacrazione con il televisivo Il Trono di Spade. Un grande spettacolo per il pubblico, essendo un film che mischia azione e amore, violenza e sentimento, storia e politica. Guglielmo Tell è il danese Claes Bang, conosciuto principalmente per The Northman, carismatico e dal volto troppo duro, fisico adatto al personaggio e un’interpretazione sofferta e convincente. Il resto del cast: Jonathan Price e Ben Kingsley, qui in un ruolo malvagio. Il regista irlandese Nick Hamm, qui anche sceneggiatore, di grande esperienza e professionalità, avendo alle spalle una dozzina di film cinematografici come The Hole, Killing Bono, Driven. Produzione europea ambiziosa da poter competere con quelle hollywoodiane. Finale aperto, con l’introduzione di una regina cattiva nell’ultima inquadratura. Regia di Nick Hamm. Cast: Golshifteh Farahani, Ben Kingsley, Connor Swindells, Jonathan Pryce, Emily Beecham. Dal 3 Aprile nelle sale distribuito da Eagle Pictures.
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Pubblicato da redazione