La traumatizzata Marshal americana Madelyn ha il compito di scortare Winston, un informatico pentito di mafia, dall’Alaska, dove si nascondeva, a New York, dove deve fare da testimone. I due si ritrovano su un piccolo aereo pilotato dall’ambiguo Daryl, che presto si rivela essere un killer incaricato di ucciderli, scatenando così all’interno del fragile velivolo una disperata lotta per la sopravvivenza. Riuscirà la più debole Madelyn ad avere la meglio sul diabolico e quasi indistruttibile criminale? Riuscirà a pilotare l’aereo a destinazione? Flight Risk è ambientato quasi esclusivamente all’interno di un piccolo aereo a elica e con solo tre protagonisti, riuscendo però a mantenere la tensione fino all’inquadratura finale. È un thriller che appartiene al genere “aviatorio”, iniziato nel 1971 con Airport e proseguito con celebri titoli come Air Force One e Snakes on a Plane. La formula funzione sempre: un qualche pericolo mortale su un aereo in volo dal quale è impossibile scendere. Questa è la più recente variante della formula che riduce il concetto alla sua struttura più essenziale, riducendo al massimo il numero dei protagonisti e restringendo al massimo lo spazio nel quale si trovano ad agire. Il lungometraggio è allo stesso tempo un thriller e un actioner le scene d’azione sono continue e ben coreografate, e del tutto credibili. La storia principale si svolge in realtà al di fuori dell’aereo ed è raccontata dalle telefonate della protagonista che riesce a risolvere l’intrigo dietro alla cospirazione che la vede coinvolta, cospirazione che riesce ad essere avvincente con i soli dialoghi via radio, da qui il sottotitolo Trappola ad Alta Quota. La dialettica drammatica tra i tre protagonisti, la poliziotta impaurita ma decisa, il testimone terrorizzato e impotente, il killer spietato e apparentemente invincibile, è ben costruita. Una pellicola da non perdere, intelligentemente scritto, ed efficacemente diretto, mentre al di sotto scorrono gli splendidi scenari delle montagne innevate dell’Alaska. Il cast: Mark Whalberg qui imbruttito per l’occorrenza e per la prima volta nella sua lunghissima carriera interprete del “cattivo”, addirittura cattivissimo, della situazione, magnificamente antagonista che tiene impegnata la Marshal americana Madelyn fino all’ultimo, e chiaramente si diverte ad essere lo spietato villain. Ha alle spalle trent’anni di film di successo come Boogie Nights, Three Kings, La Tempesta Perfetta, Planet of the Apes, Shooter, Lone Survivor, Uncharted. Michelle Dockery che, sebbene abbia alle spalle una quindicinale carriera con film come Hanna Karenina e The Gentlemen, è conosciuta per la sua interpretazione nella serie di successo Downton Abbey, da cui sono stati tratti anche due film cinematografici, qui è un’agente risoluta e coraggiosa ma anche piena di debolezze. Il terzo protagonista è Topher Grace, conosciuto per i suoi ruoli televisivi (That ‘70s Show, Economia Domestica), ma anche lui con una lunghissima carriera cinematografica alle spalle: Traffic, due Ocean, Predators, Interstellar, American Ultra; ma la vera sorpresa del film è il suo regista, e anche coproduttore con la sua Icon, Mel Gibson, uno dei più celebri e amati attori, Mad Max e Arma Letale. Un vero cineasta a tutto tondo è anche sceneggiatore. Indimenticabili i suoi spettacolari film epici: Braveheart, La Passione di Cristo e Apocalypto. Il film è scritto da Jared Rosenberg. Nelle sale dall’ 8 Maggio distribuito da Eagle Pictures.
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Pubblicato da redazione