Il software Severus, che serve a distruggere le bombe atomiche russe, viene rubato al Secret Intelligence Service britannico e l’incarico di scoprire chi è il traditore all’interno del servizio viene affidato al freddo e furbo George Woodhouse (Michael Fassbender). I sospetti sono solo cinque, che lui ben conosce tutti, e tra di loro anche la sua apparentemente affettuosa moglie Kathrin (Cate Blanchett). George si vede così costretto a sospettare dei suoi amici e della moglie, scoprendo all’interno delle coppie di agenti tradimenti e segreti. È la moglie di George che si comporta in manera sospetta veramente la traditrice? Riuscirà George a smascherare il colpevole e impedire che Severus venga venduto ai russi? L’Inghilterra è non solo la nazione al mondo con il servizio segreto più celebre, ma anche quella che ha dato alla letteratura di genere i romanzi di spionaggio più conosciuti; questi si dividono in due grandi categorie: i romanzi d’azione alla James Bond di Ian Fleming, e i romanzi di suspense più realistici alla George Smiley di John le Carré. Questo film, Black Bag, appartiene alla seconda categoria ed è un piacere vedere una pellicola nella grande tradizione filmica spionistica inglese che ha nella serie su “Harry Palmer”, interpretata dal leggendario e flemmatico Michael Caine, basata sul personaggio letterario creato da Len Deighton. Lungometraggio complesso, storia, attualissima descrivendo i complotti del SIS britannico verso l’attuale nemico russo. Black Bag è una sintesi del film spionistico internazionale e contiene una serie di easter eggs il protagonista, riprende l’eroe di John le Carrè (LaTtalpa, Tutti gli Uomini di Smiley), e si chiama, guarda caso, proprio George (Smiley), interpretato in passato, tra gli altri, da Alec Guinness, e come lui porta gli occhiali, ha una bella moglie che sembra infedele, è intelligente, onesto, freddo e implacabile. Ma il tocco geniale è fare interpretare “Emme”, il capo del SIS, proprio da quel Pierce Brosnan, diventato celebre per i suoi film su 007. Pellicola interessante e innovativa per vari motivi: innanzitutto perché descrive le più recenti tecnologie spionistiche, come il satellite che può sentire i dialoghi delle persone. Il cast è perfetto, con il celeberrimo Michael Fassbender, dalla ventennale carriera, cominciata con 300 e proseguita con Hunger, Inglorious Bastards, Jonah Hex e Centurion. Qui dà una delle sue migliori interpretazioni in un complesso ruolo dove deve interpretare una spia divisa tra l’amore della moglie, forse traditrice, e il suo dovere d’agente. La moglie è l’altrettanta celebre australiana Cate Blanchett, con una trentennale carriera alle spalle, sempre affascinante e credibilissima nella sua interpretazione. Avendo incominciato la sua carriera come attrice teatrale e poi televisiva e cinematografica, Paradise Road, Oscar e Lucinda, Elizabeth, raggiungendo la fama globale con la trilogia del Signore degli Anelli, proseguendo poi con The Missing, The Aviator, Hot Fuzz, il quarto Indiana Jones, The Hobbit, Don’t Look Up. Il regista è il poliedrico Steven Soderbergh, che già in precedenza aveva lavorato con la Blanchett, di enorme esperienza avendo iniziato la sua inimitabile carriera in gioventù nel lontano 1989 con “l’indipendente” Sex, Lies and Videotape, Erin Brokovich, Traffic, con la trilogia Ocean, Che, Contagion, ecc. Con questo film ancora una volta ha fatto centro, dirigendo in maniera impeccabile un film al tempo stesso tradizionale e modernissimo per stile, ritmo e ricerca visiva. Lo sceneggiatore del film che in questo caso può essere considerato come il vero “autore” della pellicola, David Koepp, uno dei principali scrittori per il cinema, essendo ideatore di film come Jurassic Park, Carlito’s Way, Mission: Impossible, Spider Man, il quarto Indiana Jones, The Mummy. Da non perdere. Cast: Michael Fassbender, Cate Blanchett, Pierce Brosnan, Tom Burke, Marisa Abela. Dal 13 marzo 2025 nelle sale distribuito da Universal Pictures.
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Pubblicato da redazione