THE END? L’INFERNO FUORI

In una Roma frenetica e più congestionata del solito, Claudio (Alessandro Roja), un importante uomo d’affari cinico e narcisista, rimane bloccato in ascensore a causa di un guasto. Quel fastidioso inconveniente sarà solo l’inizio. Bloccato tra due piani e intrappolato in una gabbia di metallo, dovrà fare i conti con qualcosa di disumano e aberrante. La città è in preda al delirio, un virus letale sta trasformando le persone. Solo l’istinto di sopravvivenza potrà contrastare l’apocalisse ormai inevitabile.

NOTE DI PRODUZIONE

Quando insieme ai nostri compagni di avventura, la Beta e Carlo Macchitella, abbiamo creato Mompracem abbiamo seguito il motto di Spiderman “a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità”. E dato che produrre è una grande responsabilità, la scelta del nostro primo film assumeva una particolare importanza. Abbiamo conosciuto Daniele Misischia ad un festival diversi anni fa. Ha lavorato con noi come operatore e regista di seconda unità per molti anni. L’anno scorso ci ha portato una sceneggiatura che ci ha subito convinto. Insieme a Rai Cinema lo abbiamo prodotto. Crediamo che “The end? L’inferno fuori” risponda alla nostra scommessa produttiva: un horror di qualità.

Manetti bros.

NOTE DI REGIA

“The end? L’inferno fuori” è un esperimento, quello di riuscire a raccontare una storia di tensione, paura e suspense rimanendo chiusi tra le quattro mura metalliche di un ascensore. Un progetto complicato e a volte ostico ma sicuramente divertente e stimolante. I film con un’unica location mi sono sempre piaciuti, darsi un enorme limite per poter creare qualcosa di originale. L’idea era quella di rinchiudere un personaggio in un piccolo ambiente per poi far dimenticare al pubblico che il film è solo lì. In fase di scrittura è necessario mantenere alta la concentrazione sul personaggio e sulle disgrazie che gli capitano, quindi, con buona fantasia, creare una serie di situazioni sempre più pericolose e di conflitto, andando a sfociare in momenti puramente d’azione. Alessandro Roja è stato in grado di mettere in scena un personaggio all’inizio odioso e narcisista che, dopo un susseguirsi di disavventure, si trasforma in una persona più umana e sensibile disposta a tutto per risolvere da solo la situazione e cercare di salvare chi gli sta vicino. Sin dall’inizio volevo che questo horror non fosse il classico film splatter di nicchia, era quindi importante dare rilievo al lato psicologico della storia. Mi affascinava pensare che il protagonista fosse impotente a ciò che capitava a pochi metri da lui e che cercasse di fare qualsiasi cosa per aiutare i suoi colleghi o i propri cari fuori dall’ascensore Il protagonista è un uomo comune in una situazione molto singolare. Ovviamente non potevano mancare scene d’azione che vanno a sottolineare il “genere puro”. Il film vuole essere una disturbante e divertente corsa sulle montagne russe…ovvero sul sistema nervoso del protagonista che, di scena in scena viene messo sempre più a dura prova.

Daniele Misischia

 

Guarda il trailer del film

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pubblicato da redazione – webstampa24@gmail.com