SEDUZIONI E GUSTO FESTIVAL

La Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca, in collaborazione con la Pro Loco di Buonvicino ed il Patrocinio del Comune di Buonvicino, organizza nell’incantevole PALAZZO ROSPIGLIOSI di Roma, il GRAN BALLO DI PRIMAVERA, per celebrare il trattato Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino. Ospiti di questo atteso ballo sono gli attori Giorgia Ferrero e Luca Avallone che vestiranno entrambi degli abiti dell’Atelier Artina’ di Monica Fiorito. Il trucco e parrucco sarà affidato, invece, a Silvia Cannova per Pablo Art Director Gil Cagne’. La Ferrero nel 2012 e’ stata diretta dal grande regista Paolo Sorrentino ne “La Grande Bellezza” e che nel 2008 e tra i protagonisti di “Amore che vieni, amore che vai” regia di Daniele Costantini nel ruolo di Antonia, tratto dal romanzo “Un destino ridicolo” scritto da Fabrizio De Andrè poco prima della sua morte.
Giorgia Ferrero e’ anche una stimatissima attrice teatrale di testi dallo grandissimo spessore culturale. Tra gli spettacoli in cui è stata protagonista: “Confusioni” di Alan Ayckbourn, “Don Giovanni” e “War Games” diretti da Francesco Randazzo, “Il Sogno” di Strindberg, “Santa Giovanna dei macelli” di Brecht, “Il terrorista” da I Demoni di Dostoievskij per la regia dell’iraniana Sharoo Keradmand, “Happening” omaggio ad Andy Warhol con i danzatori Giovanna Summo e Ian Sutton, “Vernissage” diretto da Saverio Bari. Passione secondo Matteo di Bach regia di Alessio Bergamo. Attualmente in scena con “Labirinti del male”, spettacolo contro la violenza sulle donne, scritto da Giulietta Kelly con Luciano Garofano e diretto da Alessandro Molinari.
Luca Avallone, invece, è stato protagonista dei film “Le grida del silenzio” di Sasha Alessandra Carlesi e “Un Fiore PerEnne” di Tonino Abballe ed Erika Marconi. Ha fatto anche parte del cast del film “Hannah” accanto a Charlotte Rampling e “All The Money In The World” di Ridley Scott. Attualmente è reduce dal successo televisivo de “Il Paradiso delle Signore Daily” e dello spettacolo teatrale “Tutto il nero che ho” di Emiliano Russo.
Tra i presenti anche Massimiliano Giangrossi un apprezzatissimo stilista che disegna e realizza le creazioni sposa e haute couture nel suo atelier di San Benedetto del Tronto, seguendo l’alta tradizione sartoriale italiana e un’approfondita conoscenza delle più raffinate tecniche di consulenza d’immagine.
Circa 100 danzatori in Costume dell’800, provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee, danzeranno quadriglie, valzer, contraddanze, polche e mazurche tra il Salone delle Statue (impreziosito dalle Sculture del Bernini), la Sala del Pergolato (nobilitata dagli affreschi di Guido Reni e Paul Bril) e la Sala dei Paesaggi (affrescata con suggestive ambientazioni e scene di vita seicentesca romana). Il repertorio, come tutti i Gran Balli della Compagnia Nazionale di Danza Storica, spazierà dagli Strauss a Verdi.
Il GRAN BALLO DI PRIMAVERA di quest’anno sarà un trionfo di danza, arte e cucina con i prodotti dell’eccellenza enogastronomica di Calabria. Il Buffet sarà infatti ispirato al celebre trattato Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino largamente diffuso nel XIX secolo in tutto il Sud Italia. Pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837 presenta numerose ricette dell’epoca provenienti dalle diverse classi sociali. Dal 1837 al 1865 se ne stamparono nove edizioni abbastanza diverse fra di loro in quanto venivano continuamente ampliate dall’autore. La Cucina teorico-pratica è un compendio di cucina tradizionale napoletana con alcune ricette d’ispirazione francese, in quanto la cucina d’Oltralpe era all’epoca molto presente sulle mense dell’aristocrazia o dell’alta borghesia. L’appendice ci riporta invece alla cucina casereccia in uso all’epoca presso il popolo.
Al GRAN BALLO DI PRIMAVERA, l’arte sarà protagonista grazie alla location che lo ospita, Palazzo Pallavicini Rospigliosi, costruito a Roma dalla famiglia Borghese sul colle del Quirinale. La costruzione occupa il luogo in cui sono stati rinvenuti i ruderi delle Terme di Costantino, di cui restano ancora i resti nello scantinato del Casino. Il palazzo fu costruito dal cardinale Scipione Borghese, nipote del papa Paolo V, come una grande dimora desiderata al lato della residenza papale del Palazzo del Quirinale. La costruzione del palazzo fu affidata dal cardinale Caffarelli-Borghese a Flaminio Ponzio al quale succedette nel 1613, dopo la morte del Ponzio, l’architetto Carlo Maderno, mentre il giardino fu progettato da Giovanni Vasanzio. Durante il periodo di proprietà di G. A. Altemps, il palazzo fu rifinito da Onorio Longhi.

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