La stanza di Crono bambino

In concomitanza con la 59esima Biennale d’Arti Visive di Venezia, il 19 e il 20 aprile dalle ore 18 alle 22, Riccardo Muratori apre al pubblico le porte del suo studio a Venezia, situato all’interno della suggestiva cornice dell’Ex Birrificio sull’Isola della Giudecca, con la mostra La Stanza di Crono bambino, dove presenterà una selezione opere inedite. Reduce dal successo di pubblico e di critica della sua prima personale Per Ignotius a cura di Milena Mastrangeli, allestita da Sara Bernardi, presso lo Spazio Thetis di Venezia, l’artista con La Stanza di Crono bambino vuole indagare la relazione tra puer et senex ovvero il bambino e il vecchio che, come ricorda il filosofo James Hillman, sono due facce dello stesso archetipo. Il lavoro di Muratori intende muoversi sulla via della ricomposizione. Le opere esposte alludono infatti alla tensione, quotidianamente attiva in noi, tra il senex, la cui saggezza è intrisa di malinconia paralizzante e il puer la cui curiosità ha come controparte un vano narcisismo e un’onnipotenza infondata. È nell’integrazione dei due, volta a recuperare la loro unità originaria, che l’impulso creativo conosce un’autentica possibilità di espressione. Nella stanza di Crono bambino siamo a contatto con l’enigma fondante l’essere umano: la percezione del tempo. “Il tempo della creazione – dice infatti Muratori – apre nella scansione diacronica, brecce nelle quali l’eternità diventa sensibile”. È la conoscenza di sé ad animare il lavoro di Riccardo di Muratori il quale già in Per Ignotius aveva indagato il delicato paradosso del rapporto tra il sapere e il non sapere fino ad arrivare alla scoperta del perturbante. Proprio l’oscuro enigma delle forze interiori all’uomo lega la prima mostra personale dello Spazio Thetis e l’open studio all’Ex Birrificio dell’Isola della Giudecca il quale diventa una sorta di naturale epilogo del lavoro iniziato con Per Ignotius.

Pubblicato da redazione