I PREMIATI DELLA 39ª EDIZONE DEL FANTAFESTIVAL 2019

Domenica 16 Giugno, al Nuovo Cinema Aquila a Roma, si è ufficialmente conclusa la 39ª edizione del Fantafestival. Questa edizione vuole segnare una svolta del Festival che dopo i primi grandi fasti degli anni ottanta e novanta ha perso molto del suo fascino e della sua popolarità, vegetando più o meno stentatamente negli ultimi anni. La manifestazione è stata presa in mano da due nuovi responsabili, il regista ed esperto di film di genere Michele De Angelis e il giovane sceneggiatore Simone Starace, che hanno scelto l’elegante Nuovo Cinema Aquila di Roma, per la presente e le future edizioni, sperando in un sempre maggior successo. Pur nell’innovazione certe tradizioni vanno mantenute, e come sempre la serata finale è stata dedicata alla premiazione delle opere in concorso.
Il prestigioso Pipistrello d’Oro come Miglior Film è andato al polacco “Werwolf” di di Adrian Panek.
Il Pipisterllo d’Argento per il miglior corto a “The Nix” del danese Nikolai Johansen.
Il Pipisterllo d’Argento per il miglior corto italiano ad “Aria” di Brando De Sica.
Il Silver Bat Career Achievement a Robert Sigl.
Il Silver Bat Career Achievement” all’attrice cult svedese Christina Lindberg, gradita ospite del Fantafestival.
Il Silver Bat Career Achievment all’italiano Mariano Baino, che ha presentato il suo inquietante corto, in realtà un vero e proprio piccolo film, “A Moving Read”.
Il Silver Bat Career Achievement all’attrice italiana Carolina Cataldi-Tassoni, protagonista di “A Moving Read”.
Per finire il Golden Bat outstanding achievment in filmiking al grande, e sempre simpaticamente disponibile, Jack Sholder, maestro del film di genere Americano.
Il Fantafestival ha inoltre avuto una coda alla Biblioteca Nelson Mandela di Roma dove la giallista Cristiana Astori e il saggista e sceneggiatore Antonio Tentori hanno presentato l’ultimo romanzo dell’autore di thriller Enrico Luceri, “Lo Sguardo dell’Abisso”, di cui tra breve uscirà anche un altro suo libro seriale per Il Giallo Mondadori.
Al termine Michele De Angelis e Simone Starace hanno annunciato che il Fantafestival non solo proseguirà con una Quarantesima Edizione, l’anno venturo, sempre al Nuovo Cinema Aquila, ma anche che un paio di giorni al mese verranno dedicati a retrospettive e novità.
Auguriamo ai due coraggiosi curatori il massimo del successo e che riescano a far rinascere dalle sue ceneri l’una volta prestigioso Fantafestival romano.

CHARLEY SAYS di Mary Harron

Menzione particolare merita il film “Charley Says”, già presentato al Festival di Cannes, e proiettato nell’ultima serata del Fantafestival 39.
Il film descrive in maniera non convenzionale i notori delitti della “Famiglia Manson” avvenuti negli anni Sessanta a Los Angeles. Questa celebre e orribile catena di crimini è già sata sviscerata in numerosi film e saggi, tanto che ormai sappiamo già tutto delle circostanze che hanno portato al massacro dell’attrice Sharon Tate, allora moglie incinta dell’ambiguo regista Roman Polansky, e di altre otto persone, ordinata dal fallito cantante e guru di una atipica comune hippy, Charles “Charley” Manson, che ha ordinato ad un gruppo di sue plagiate seguaci gli orrendi delitti per scatenare un’improbabile guerra razziale.
La regista canadese Mary Harmon, specializzata in tematiche femminili, ha deciso di descrivere i ben noti eventi, come visti attraverso gli occhi dell’ultima adepta del folle Manson, Hannah Murray, interpretata da una intensa Leslie Van Houten.
La vicenda si svolge in gran parte nella prigione dove la Murray, e le altre due sue complici dei delitti, sono rinchiuse condannate all’ergastolo, salvate dalla pena di morte solo perché recentemente abolita in California.
Le tre giovani assassini sono ancora sotto l’influenza di Manson che non riescono a dimenticare, nonostante il tentativo della ricercatrice Karlene Faith che si affezziona alle tre plagiate criminali, tentando di sottrarle alla loro malsana venerazione per l’ormai lontano Manson che sono destinate a non rivedere mai più.
Il film evita le scene più sanguinarie, saggiamente accennandovi soltanto, per concentrarsi sul legame psicologico che lega le ragazze al loro satanico “maestro”, riuscendo finalmente a far comprendere alle incoscienti ergastolane la follia del loro amato “Charley”, il vero responsabile dei loro delitti.
Il film, proprio perché evita il facile sensazionalismo a base di sesso e sangue, non è di facile comprensione ma alla fine soddisfa lo spettatore facendogli comprendere drammaticamente i retroscena psicologici del più celebre crimine statunitense del Novecento.
Il film uscirà a breve nelle sale italiane distribuito dalla coraggiosa NoMad Entertainment di Lydia Genchi.

Guarda i video della premiazione

https://www.youtube.com/watch?v=Js5dbPwUoEo

https://www.youtube.com/watch?v=8s7gaRz_sIc

https://www.youtube.com/watch?v=NEkJ_FiOv3E

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